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Il museo è nato con l’obiettivo di diffondere la conoscenza della storia della località, valorizzarne le tradizioni, analizzarne l’impatto ambientale e riflettere sulle implicazioni che queste hanno per uno stile di vita più sostenibile.
Le attività del nostro museo CRESCITA sono state inaugurate il 4 agosto 2024, in occasione della Festa Contadina che si è svolta a Mignano, con una partecipazione di pubblico larga e felice.
Il museo è nato con l’obiettivo di diffondere la conoscenza della storia della località, valorizzarne le tradizioni, analizzarne l’impatto ambientale e riflettere sulle implicazioni che queste hanno per uno stile di vita più sostenibile. La sua realizzazione è stata possibile grazie all’esperienza collaborativa dei residenti, supportata da figure chiave della cittadinanza e delle istituzioni di Pieve Santo Stefano.
La sala principale del museo ospita un’esposizione di pannelli che illustrano i progetti nati per raccontare le antiche pratiche legate a questo territorio, affiancati da analisi scientifiche elaborate dai nostri collaboratori delle Università di Firenze, Parma e Reading (UK). È presente anche una piccola sala cinema, dove tali progetti vengono presentati in forma di narrazione documentaristica, sia in italiano che in inglese.
Nel corso dell’anno abbiamo accolto gruppi organizzati di camminatori, ciclisti, partecipanti a eventi celebrativi e scolaresche. Sono stati realizzati diversi laboratori didattici, pratici ed esperienziali, condotti da esperti locali nei campi della produzione di formaggio e pasta fatta in casa, dell’allevamento, della biodiversità e dello studio del comportamento e delle abitudini degli animali selvatici.
Il museo svolge anche un’attività ricettiva pensata per tutti coloro che desiderano immergersi nell’offerta ambientale e culturale che promuoviamo. È possibile usufruire degli spazi museali sia in occasione di singoli eventi, sia per soggiorni più prolungati. Tutti i camminatori che intraprendono il Cammino Francescano possono visitare il museo CRESCITA, non solo gruppi organizzati ma anche persone singole o piccoli gruppi di amici.
Posizionato su una piccola altura (589 m s.l.m.) in riva destra del torrente Ancione, a 3,2 km dal capoluogo comunale, il nucleo abitativo conserva la struttura originaria del castrum medievale, edificato intorno al suo antico castello, del quale sono ancora ben conservate parti delle strutture.
Si sviluppa da est ad ovest, seguendo la pendenza del terreno, con una serie di edifici, più volte riadattati e restaurati, che si addossano l’uno altro creando un volume unitario e proporzionato. La parete est, impostata sulla roccia, unisce due edifici con prospetto a capanna con un corpo intermedio, nel quale vi sono un’apertura ad arco a sesto acuto e finestre. Su questo è impostato il campanile a vela della chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Andrea. Nella parte più alta, all'estremità ovest, culmina in un edificio a torre del XIV secolo e in un cassero.[1][2]
Storia
Castello di Mignano
Sulle sue origini romane non esiste una documentazione specifica; il suffisso (-ano) del toponimo ne suggerisce una derivazione latina.
Già possedimento dei conti di Galbino e Montedoglio, alla fine del secolo XI passò in parte tra quelli dell’Abbazia di Dicciano di Caprese (1085), confermati da papa Innocenzo II nel 1133. Il più antico documento che attesta l’esistenza della chiesa curata di S. Andrea de Turre è un atto di visita eseguito dal vescovo castellano Matteo che ne resse la diocesi dal 1229 al 1234. Si contraddistinse con l’epiteto de Turre perché appoggiava per un lato alla torre tuttora in piedi entro il castello. Nel 1343 Piero Tarlati prese il possesso del castello, riconquistato a breve posta dai guelfi aretini che, nel trattato di pace del 1345 con i signori di Pietramala, lo assunsero sotto la propria protezione, pur affidandone la proprietà ai Tarlati. Nel 1385 fu attaccato dai fiorentini in guerra contro Marco Tarlati; nello stesso anno passò a Firenze e i Tarlati poterono conservare i propri possedimenti privati in Mignano.
Nel 1499 il castello venne in parte abbattuto dai fiorentini, perché gli Alfieri Quartacci, che lo possedevano e qui si erano arroccati, si erano alleati coi Veneziani.
Il Castello di Mignano, un "castrum" medioevale in gran parte ben conservato, sorge a circa 590 metri d'altezza nella valle Ancione.
Architetture religiose
La chiesa di Mignano è nota dal 1085; nel secolo XIII assunse la denominazione di Sant'Andrea della Torre. Fu distrutta nel 1499 durante le battaglie tra i veneziani e i fiorentini, e ricostruita come si presenta alla stato attuale. È stata recentemente restaurata.
A Mignano esisteva nel 1256 anche la chiesa dei Santi Vito e Modesto, distrutta nel XVIII secolo.[3][5]
Società
Tradizioni e folclore
Il castello di Mignano è stato teatro della rievocazione storica "Mignano 1499... quasi Milleccinque", con l'allestimento dell'antico borgo medievale, con le sue botteghe, il banchetto contigiano e la rappresentazione della battaglia del 1499 tra le Lance di Montedoglio e l'invasore veneziano asserragliato nel Castello, vinta dai primi a beneficio della Repubblica Fiorentina.[6]